giovedì 6 maggio 2010

SICK OF IT ALL – Based On A True Story


Century Media - 2010
ACCACCISENZARIMORSO!
Da 1 a 10: La vecchia scuola ha sempre (e comunque) ragione! (8)
Articolo di: Michele Marinel

Ci sono dei gruppi che, nel bene o nel male, sono delle garanzie. I Sick Of It All sono uno di questi gruppi. La band di New York è forse la più fiera portabandiera dell'hardcore cittadino insieme agli inossidabili Agnostic Front, e il nuovo "Based On A True Story" non fa che riconfermarne tutto lo spessore.

Si potrebbe discutere per ore sul senso di fare un album che, suoni a parte, potrebbe essere stato fatto uno o due decenni fa. D'accordo, la staticità dei SOIA non è in discussione, ma se ad alcuni gruppi è dato il compito di evolvere un genere, ad altri è dato quello di mantenerlo ancorato alle proprie radici ed è quello che i nostri sanno fare meglio. Questo disco è tutto quello che vi potete aspettare da un disco di HC newyorkese, un assalto diretto, violento, senza fronzoli. I riff sono semplici, minimali, tanti muscoli e cervello quel che basta. Sudore in abbondanza ma anche odore di asfalto, il grigio dei quartieri bassi, lo smog pesante, l'afrore di cipolla dei baracchini di hot dog, le grida sguaiate dei quartieri italiani, di quelli ispanici come di quelli neri, il traffico, i claxon, le chiacchiere dei taxisti e Manhatthan lontana, molto lontana, sullo sfondo.
Ma sto divagando. Atmosfere a parte il disco è una figata, dritto come un mattone che ti piove in testa da un palazzo in costruzione e altrettanto pesante, ma capace anche di un paio di momenti quasi festaioli con cori singalong che ricordano quasi quasi l'Oi!. Come ci si può aspettare le ritmiche sono serrate e lineari, le chitarre ruvide e lineari, la voce abrasiva come non mai. Tutte cose già sentite? Altrochè. Il bello è che le si sentono sempre volentieri e che questi vecchietti le sanno raccontare sempre bene.


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