martedì 13 aprile 2010

ARTIST VS POET - Favorite Fix

Fearless - 2010
Petting-Pop-Punk
Da 1 a 10: Limone politico (6)
Articolo di: Enrico De Domeneghi

Voglio dire, se fossi un pre-adolescente e sentissi un irrefrenabile bisogno di frangiarmi anche il principio di baffetto appena spuntato sotto il naso, questo sarebbe probabilmente il MIO disco. Direttamente dal Texas più romanticone, gli Artist VS Poet ci propongono infatti un discreto esempio di pop-punk di nuova generazione, mai così lontano dagli standard del genere targati '90. Perchè 'Favorite Fix' non profuma nè di Ramones, nè di Weezer, rivelandosi piuttosto come una serie di canzoncine umidicce e super prodotte che comunque non riescono, per contratto temo, a suonare malissimo.

'Favorite Fix' strizza l'occhio agli arrangiamenti elettronici come ai coretti più zuccherosi, e qualche brano a dire il vero è ben costruito. Il punto è che non eccelle affatto per personalità, rimandando continuamente a questo o quel gruppo, a seconda dele soluzioni riprese qua e la. 'Car Crash' apre le danze e ci fa presente che i New Found Glory hanno creato un proselito di discepoli numerosissimo, tra i quali troviamo anche i nostri. Sonorità in linea tornano anche a metà disco, in 'Unconscious Reality' e 'Damn Rough Night'. Altri riferimenti potrebbero essere The Postal Service ed Enter Shikari per quanto riguarda l'uso di certa elettronica spiccia ('Adorable' e Damn Rough Night') e My Chemical Romance in 'We're Al The Same'. In ottava posizione, immancabile, troviamo poi la ballatona di prassi e da qui in poi il disco non fa che ripetere sè stesso. Piacevole l'outro 'Giving Yourself Away', pezzo brillante e capace di dare l'appena sufficiente scossa finale al lavoro. Di sicuro superfluo, certo, ma non me la sento di dire brutto. Rimane solo il rammarico di aver visto gli ennesimi nuovi protagonisti del new-punk-pop incagliarsi sui solidi lidi ripetitivi. Vuoi mettere i Millencolin all'epoca.

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