Death (+ black e solite solfe)
Da 1 a 10: Trascurabilissimo (5)
Articolo di: Martina d'Errico
Sarà che l'atmosfera primaverile non si addice a musica di questo genere, sarà che i Kongh non propongono niente di particolarmente rivoluzionario, fatto sta che dopo la prima, interminabile canzone, avevo già voglia di chiudere e passare ad altro.
Ma, dato che sono una redattrice come si deve (o almeno mi piace crederlo!) sono andata fino in fondo, in modo da poter dare un parere fondato.
Come avrete intuito da nome, titolo e copertina, gli svedesi suonano il solito death/black metal cercando di essere più cattivi dei vicini norvegesi. Perdonatemi il sarcasmo ma dopo aver ascoltato cd su cd tutti più o meno uguali, mi capita di non sapere più cosa dire.
Al solito, ci troviamo di fronte a buone capacità tecniche e strumentali, ma quello che manca a questo disco, così come a tanti altri dello stesso genere e non, è un'anima, un qualcosa che lo distingua, che faccia venire voglia di ascoltare proprio quello invece di un altro e che permetta, una buona volta, di renderlo un disco da ricordare per più di due giorni dopo l'uscita.
Anche in questo caso sono sicura che i cultori del genere si divertiranno non poco su questi cinque pezzi, e mi sento quasi di consigliarne l'ascolto; tutti gli altri, passino pure avanti senza indugi.
venerdì 16 aprile 2010
KONGH - Shadows Of The Shapeless
Trust No One - 2009
Etichette:
Black Metal,
Death Metal,
Kongh,
Recensioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento