sabato 23 gennaio 2010

DEATH SS - Back From The Grave



Intervista a: Steve Sylvester (vampiro, cantante, leader carismatico, grande vecchio del metallo italiano)
Articolo di: Michele Marinel

Sorvolo su qualunque forma di presentazione per una band semplicemente fondamentale per il panorama metallico italiano. Se non conoscete il combo pesaro-fiorentino vi consiglio caldamente di cospargervi di benzina, accendervi una paglia e poi (se ci riuscite) andare a documentarvi per colmare questa imperdonabile lacuna con la quale non si riesce a capire come abbiate potuto convivere fino ad oggi.
Detto questo avevamo lasciato Steve Sylvester e soci con un album apparentemente conclusivo, quel "7th Seal" che proprio le parole del leader della band ci aveva lasciato intendere come possible sigillo finale della carriera del gruppo. Le defezioni di alcuni membri ormai storici come Emil Bandera e Oleg Smirnoff lasciavano temere il peggio e invece l'inossidabile vampiro del metal italiano ha immesso nuove energie nella sua creatura e a sorpresa ha pubblicato un live pieno di amarcord ma che, allo stesso tempo, lascia qualche speranza per il futuro.
Introduzione

Ciao Steve, innanzitutto lasciami dire che è un piacere tornare a sapere che sei in attività. Ci avevi lasciati, all'indomani della pubblicazione di "The 7th Seal" con un grosso interrogativo riguardo al prosieguo dei Death SS. Cos'è successo in questo periodo?

All'indomani dell'uscita di "7th Seal" e dopo le due date da headliners all'Italian Gods of Metal e all'Headbangers Open Air tedesco, ho deciso di prendere una "pausa sabbatica" a tempo indeterminato. Dopo 30 anni il gruppo ha concluso un preciso ciclo vitale ed è giunto il momento di fermarsi per riordinare le idee. Ciò non significa necessariamente la fine dei DEATH SS: siamo sempre pronti a tornare sulle scene se e quando ci saranno le giuste combinazioni materiali e spirituali per farlo... Nel frattempo comunque non sono rimasto con le mani in mano. Mi sono dedicato al mio lavoro di grafico realizzando prodotti particolari per la Earmark e altre etichette, ho partecipato come attore ad un paio di film e alla fiction "L'ispettore Coliandro", ho scritto alcune colonne sonore e registrato due dischi (attualmente in fase di mixaggio) con due nuove band , gli Opus Dei e i Sancta Sanctotum... Come vedi sono sempre in frenetica attività!

Rispetto alla formazione che ha suonato nell'ultimo album oggi la line up della band è completamente rivoluzionata. Puoi riassumere per i nostri lettori come sono avvenuti (e perchè) gli split con gli ex componenti, in particolare con Emil Bandera e Oleg Smirnoff che militavano nella band fin dal suo ritorno sulle scene con "Do What Thou Wilt"?Com'è avvenuta la scelta dei nuovi componenti? E come mai hai scelto di tornare alla formazione a sei elementi che richiama alla memoria proprio il periodo di "DWTW"?

Oleg se ne andò dalla band perchè prese la decisione di staccarsi dalla musica per dedicarsi interamente ad un lavoro più sicuro e redditizio. Ovviamente non ho mai condiviso questa sua scelta, anche perchè era dotato di autentico talento, ma comunque non potei far altro che accettare la sua volontà. Fortunatamente nel frattempo si rese disponibile Freddy Delirio che aveva già militato nella band nel periodo 1995/96 e con lui si trattò quindi di una rimpatriata tra amici. Stessa cosa con Ross Lukather che è rientrato nella band sostituendo il dimissionario Dave Simeone con il quale avevamo invece avuto alcune divergenze professionali... Discorso a parte riguardo Emil Bandera che dopo più di 10 anni di militanza nella band stava sempre più accusando uno stato di "fermo creativo" e di mancanza di stimoli che ci ha portato ad una reciproca ed amichevole separazione. A quel punto decisi di accontentare la maggioranza dei nostri fans che da tempo chiedevano un ritorno alla formazione a due chitarre, sicuramente più di impatto in sede live. Così, dopo molte audizioni, sono entrati in formazione Francis Thorn e Al DeNoble, due ragazzi tecnicamente bravissimi e fantastici anche sul piano umano.

In termini umani ed artistici cos'hanno comportato questi cambiamenti e cosa comporteranno per i Death SS nel prossimo futuro?

In termini tecnici/artistici penso che questa line-up sia probabilmente la migliore che i DEATH SS abbiano mai avuto e anche sul piano umano c'è veramente un clima di grande stima ed amicizia tra tutti noi. Questo mi lascia ben sperare per un futuro ritorno dei DEATH SS...

Avete pubblicato un nuovo live album, registrato e filmato all'Italian Gods Of Metal dell'anno scorso. Com'è nata quest'idea?

L'idea di fare uscire una testimonianza della nostra esibizione come headliners all'Italian Gods of Metal scorso è nata principalmente dai fans che seguono il forum del nostro sito internet ufficiale. Avevamo già le registrazioni audio dal banco, che andavano solo selezionate e mixate. Non avevamo però le riprese video. Per questo abbiamo messo degli annunci proprio sul forum dei DEATH SS invitando tutti coloro che avevano fatto delle riprese bootleg della serata a inviarci il loro materiale. Alla fine abbiamo scelto e montato le riprese migliori che ci sono pervenute, dando la precedenza nella scaletta, alle canzoni che non avevano mai trovato precedentemente spazio in altri nostri DVD o CD live...

Il DVD/Disco è pubblicato dalla Live Global, della Live In Italy quindi sostanzialmente il live è prodotto dalla stessa società che ha organizzato il concerto. Questo tipo di operazione è già stata tentata all'estero, penso ai live tratti dal Roadburn, credi che sia un buon modo per legare gli eventi dal vivo al mercato discografico? Che tu sappia ci sono altri progetti simili in cantiere?

La Live sta iniziando da poco a cimentarsi anche nel mercato discografico e quindi questa proposta di ufficializzare su supporto ottico l'evento da loro patrocinato (seppure per una tiratura limitata di sole 2000 copie) è stata accolta con entusiasmo. Non so se la cosa avrà seguito o meno ma sono convinto che, soprattutto se il prodotto verrà venduto ad un prezzo molto ragionevole, si tratti di una buona idea sia per le band che per i fans.

Quel live in particolare riportava in scena tutto il repertorio classico della band, sia in termini musicali che scenografici. Questo periodico ritorno alle radici (era successo anche per il "God Of The Withces" tour) è funzionale alle vostre successive evoluzioni? Non hai mai sentito questa cosa un po' come una sconfitta del tuo percorso evolutivo?

No, perchè si tratta comunque di cose che fanno parte della nostra storia e del nostro bagaglio culturale.
Vista l'importanza delle show, abbiamo prima sondato a campione i fans che seguono i nostri siti internet per sapere da loro quali canzoni avrebbero gradito maggiormente ascoltare (e vedere). Ovviamente il repertorio classico.


Venendo proprio alle possibili evoluzioni: che progetti ci sono in casa Death SS? E per lo Steve Sylvester solista? Ci saranno mai nuovi dischi?

Per quanto riguarda i DEATH SS, come ti ho già accennato prima, al momento non ci sono progetti precisi. Anche come Steve Sylvester solista al momento non ho in programma di dare un seguito a "Mad Messiah". Comunque sono al lavoro su altre due formazioni che mi vedono protagonista, e ben presto potrai ascoltare nuove cose che mi riguardano anche se saranno piuttosto diverse dalle mie passate produzioni ....

Tralasciando per un momento la musica, com'è nata la collaborazione con i Manetti Bros che hanno utilizzato alcuni pezzi, vecchi e nuovi, dei Death SS per la colonna sonora della seconda serie de "L'Ispettore Coliandro"? Tu cosa ne pensi dell'utilizzo della tua musica in un contesto estetico così diverso da quello consueto per te e per la tua band? La serie ti è piaciuta?

Tempo fa venni contattato tramite il mio myspace da Marco Manetti che si dichiarò fan della band. La cosa mi fece molto piacere perchè avevo già avuto modo di vedere alcuni lavori dei Manetti Bros, ed ero rimasto colpito dalla loro carica ironica e fuori degli schemi. Ne nacque un'amicizia epistolare in seguito alla quale entrambi scoprimmo di avere in pratica le stesse radici culturale legate al cinema e ai fumetti "trash" italiani degli anni ‘70. La cosa portò ad una collaborazione e a partire dalla seconda stagione, tutte le puntate della loro fiction "L'ispettore Coliandro" avrebbe avuto al suo interno una o più canzoni dei DEATH SS. Visto poi il successo della serie stiamo tuttora continuando questa piacevole cooperazione.
Sono molto contento della cosa e non credo che il contesto sia poi così estraneo alle radici culturali della band. La serie scritta da Lucarelli è in alcuni versi molto estrema e fuori dell'ordinario e questo sicuramente ci accomuna....


Di recente è stato pubblicato un trailer del film "The Devil's Graal" in cui sei sia attore che curatore della colonna sonora, puoi darci qualche anticipazione riguardo a questo nuovo progetto?

E' un progetto nato dalla mia collaborazione con altri musicisti come Culto Prietsu (ex Mayhem) e Tsade (Guru of Darkness) e lo staff della Extreme Video. Al momento il film non è ancora terminato perché stiamo cercando ulteriori finanziamenti per poterlo completare degnamente. La sceneggiatura l'ho curata personalmente assieme al mio amico Antonio Bruschini, che ha già lavorato con Pupi Avati e Dario Argento. Non ti posso ancora svelare nulla sulla trama. Per il momento ti devi accontentare del promo che circola da qualche tempo sul web. Spero di poterlo far uscire entro la fine del 2010.



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