mercoledì 3 febbraio 2010

Europe 29.01.2010 Nonantola [MO], Vox Club

Europe @ Vox Club, Nonantola [MO] 29.01.2010

Meritato sold-out al Vox Club di Nonantola (Mo) per gli svedesi Europe, tra i pionieri del rock in stile anni '80, che hanno dominato le classifiche mondiali e che ancora oggi vengono citati assieme a gruppi come Van Halen e Judas Priest, e che nonostante non abbiano riscosso il successo che si sarebbero meritati, diventando così "meteore", riescono ancora ad emozionare giovani e adulti. Un'ora e mezza di puro e adulto rock, tra vecchie glorie del passato - alzi la mano chi non ricorda lo storico intro di tastiera di "The Final Countdown" o i riff di "Superstitious" - e i pezzi del nuovo album "Last look of Eden".


Permettetemi una piccola premessa.
Come ogni gruppo che si rispetti, anche sugli Europe è calata la mannaia del declino e del successivo scioglimento durato quasi 15 anni, ma la reunion di sei anni fa ha sortito l'effetto di un'araba fenice: dalle ceneri degli anni '80, ormai andati da un ventennio, è risorto il "new deal" dei cinque di Stoccolma, e la cosa non dispiace affatto nè al pubblico dei giovani di adesso, nè agli adulti, che altri non erano che i giovani di un tempo...
La scaletta della serata è l'ennesima prova che i pezzi dei "nuovi" album in studio, tra cui l'ultimo citato "Last look of Eden", si mescolano perfettamente ai "vecchi": la scuola è sempre la stessa ma il suond si è rinforzato, basti pensare a "Start from the dark" o a "The beast", e all'alba dei 50 anni, Joey Tempest e soci divertono ed emozionano come nella loro "vita" precedente.
La voce del mattatore Tempest sa ancora essere dolce e potente, un esempio è il medley Superstitious / No woman no cry, ed il frontman non lesina di dare spettacolo roteando la storica asta del microfono bianca, o di scendere tra le prime file a stringere le mani mentre filma i suoi gesti con la telecamera.
John Norum semina riff leggeri e pesanti, scale di blues e accordi adrenalinici che ormai sono entrati nella leggenda, come in "Cherokee" e "Rock The Night"; il tutto condito da Mic Michaeli alla tastiera, John Leven al basso e Ian Haugland alla batteria, il quale, chiamato a "presentarsi" con un assolo, esegue qualche battuta di "Painkiller" dei Judas Priest, giusto per capire che non siamo davanti a gente qualsiasi...
Nonostante alcune "vittime eccellenti" (manca "Carrie" o "Always the pretenders"...), il pubblico si diverte, canta quasi tutti i ritornelli, e non manca di salutare "The Final Countdown" con un boato, mentre Tempest ringrazia e dialoga in perfetto italiano.
E se Raf si chiedeva "cosa resterà degli anni '80", posso garantirvi che "Europe" è una delle risposte.


01. Prelude / Last Look At Eden
02. Love is Not The Enemy
03. Superstitious / No woman no cry [medley - cover di Bob Marley]
04. Gonna Get Ready
05. Scream of Anger
06. No Stone Unturned
07. Let The Good Times Rock
08. Prisoners in Paradise
09. Open Your Heart
10. Stormwind
11. Optimus
12. Girl From Lebanon
13. New Love in Town
14. Start From The Dark
15. Cherokee
16. Rock The Night

ENCORES

18. The Beast
19. The Final Countdown

Qui potete trovare le foto:

http://tinyurl.com/europevox

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