martedì 16 febbraio 2010

HINSIDES - Etemenanki's Followers


Bloodred Horizon Records - 2009
Black Metal (che fa rima con Norvegia)
Da 1 a 10: Venticinque minuti di musica derivativa (5)
Articolo di: Simone "M1" Landi

Black metal e Norvegia:
un connubio vincente, inattaccabile e assolutamente rivoluzionario ad inizio anni '90, oggi però non è più così. Sebbene la media di band black metal pro capite raggiunga livelli (numerici) vertiginosi, non è sempre possibile dire lo stesso riguardo la qualità della proposta. Gli Hinsides nascono nel tardo inverno del 2005 nella patria dell'ortodossia del metallo nero, cresciuti a pane, DarkThrone e Satyricon, il quartetto si affaccia alla luce del panorama internazionale nell'agosto dello scorso anno, a diciotto mesi di distanza dalla pubblicazione del demo "The Forthcoming Of Abell 1689".

Passati i quattro minuti e mezzo dell'opener "Diffuse Borders Of Existence", sorta di lunga intro basata principalmente sull'utilizzo del pianoforte, ec
co giungere la title-track: scream, ritmiche, suoni, tutto è in linea con l'old-school, peccato che in quasi dieci minuti siano rare le stoccate vincenti. La prima parte è la più aggressiva, si passa da un tempo medio ad uno veloce, accelerazioni guidate da una batteria convulsa supportano l'assalto all'arma bianca ma senza sferzare troppo l'ascoltatore; nella parte centrale ecco emergere anche l'aura del Conte, nei rallentamenti ipnotici ed ossessivi, nel minimalismo e nella ripetitività del riffing, è impossibile non riconoscere il marchio Burzum stampato, questa influenza andrà crescendo nei brani seguenti toccando l'apice in "The Dark Matter" col suo incipit dai toni ambient.
Date queste coordinate stilistiche, necessarie al lettore per effettuare una scrematura, bisogna poi sottolineare un altro paio di elementi. Primo, il livello di derivatività qui presente è piuttosto alto, le tracce hanno pochi spunti vincenti e mancano di personalità. Secondo, la durata di "Etemenanki's Followers" non giustifica la sua essenza di full-album: trenta minuti di musica, che al netto di un'introduzione insipida scendono a ventisei, sono minutaggio piuttosto scarno che un prezzo di vendita di dieci euro non rende più appetibile.
Alla luce di tutto questo non posso consigliarvi il lavoro degli Hinsides, resta però la giustificazione dell'essere al primo lavoro.

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