mercoledì 10 febbraio 2010

SURGERY - Non Un Passo Indietro



Altipiani - 2009
Industrialimpegnato (IANVA meets Rammstein under EBM)
Da 1 a 10: 8/10
Articolo di: Giuliana Liani


Forti di collaborazioni con Combichrist ed Xp8, i Surgery impongono in “Non Un Passo Indietro” un cantato alla Rammstein fuso ad un sound acido e techno-goth, privo di ammorbidimenti moderni.
Diciassette brani feroci e tradizionali al contempo, scagliano sull’ascoltatore messaggi di decadenza postindustriale e denuncia politica con richiami alla storia della Penisola Tricolore, quasi confondendo la cultura epica degli IANVA con sonorità tra il metal e l’artificio elettronico degli Ensoph.


L’album si giostra tra effetti aggrotech e testi graffianti ed accusatori, come in “Dolcissima Italia” in cui la forte denuncia all’indifferenza della Patria per i suoi cittadini viene scandita in tono grave dal vocalist Daniele Coccia, cadenzando sarcasmi e luoghi comuni su chitarroni pesanti, ritmi sincopati e riff di synth di Matteo Ribichini, disturbati da screaming improvvisi e disperati.
In “Comaradio” e “Totem E TV” risalta con prepotenza una critica sociale e politica a volte decisamente esasperata, tanto da risultare ridondante e piuttosto gratuita. Il dito puntato contro il mondo dei mass media necessita di argomentazioni più attuali o perlomeno variegate per colpire l’ascoltatore ormai da lungo tempo bombardato dal disprezzo per tecnologia ed eccesso di capitali.
In “Lupi Da Cortile” la voce di Cristina Badaracco supporta il cantato maschile contribuendo ad alleggerire i toni cupi di un brano che si giostra ancora una volta tra chitarre distorte, sequenze frenetiche di effetti di synth e liriche che spesso ricordano certi racconti di Dino Buzzati.
Le atmosfere industrial vengono momentaneamente sospese nel brano “Classe Onirica”, dilatato e vellutato, in cui eleganti note di pianoforte accompagnano un cantato maschile nobile e grave, sdoppiato e sospirato fino al termine della canzone in cui l’improvviso ingresso degli archi contribuisce ad arricchire il pathos del testo.
La dimensione intima e carezzevole di “Classe Onirica” viene brutalmente interrotta dal ritmo isterico di “Edipo Re”, che vomita sull’ascoltatore tutto il pessimismo, la frustrazione e la maledizione che segue alla nascita dell’essere umano, abbandonato a sè stesso in un mondo di crudeltà, prepotenza ed individualismo.
Sempre apprezzata la cover di “Photographic” dei Depeche Mode dei primi tempi, scandita e vivace come l’originale ma arricchita di quell’aggressività che ne permette lo sfruttamento tra i dance floor techno-goth.
“Non Un Passo Indietro” rappresenta l’ideale fusione tra il sound da pista techno-EBM e la ricercatezza nei messaggi e contenuti. Un connubio che risalta fin dal secondo brano “Morituri Te Salutant”.

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