venerdì 11 dicembre 2009

EVILE - Infected Nations



Earache Records - 2009
Thrash Metal (old-school)
Da 1 a 10: Passo indietro (6)
Articolo di: Davide Pozzi

Due anni dopo l’uscita del debut-album “Enter The Grave”, tornano i thrasher Evile con un nuovo lavoro dal titolo “Infected Nations”. Considerati da molti come una delle più promettenti nuove realtà in ambito thrash metal, la band inglese grazie ad un’intensa attività live che li ha visti calcare i palchi di mezza Europa al fianco di mostri del calibro di Exodus, Megadeth e Amon Amarth ha confermato tutte le aspettative che erano venute a galla dopo l’ottimo debutto.

Da sempre debitori verso il più puro e diretto dei thrash metal, scuola Slayer ed Exodus tanto per intenderci; in questo nuovo lavoro gli Evile pur mantenendo intatte le loro caratteristiche cambiano approccio, abbandonando quasi del tutto l’immediatezza e la sfrontatezza che aveva caratterizzato il primo disco, per proporre brani meno veloci e più ragionati: “Now Demolition”, “Nosophoros”, “Genocide” e in generale ogni pezzo di “Infected Nations” suona in maniera diversa. Pur essendo passati solo due anni dal precedente capitolo, sembra quasi d’ascoltare un’altra band, completamente impegnata con la ricerca del proprio stile. E’ innegabile che questa scelta, se pur logica e sinonimo di personalità, va a pesare sulla totalità del disco, che risulta abbastanza sottotono e debitore di svariati ascolti per essere apprezzato del tutto, senza mai suonare esaltante come il suo predecessore nemmeno per un istante. Precisato ciò, per chi scrive, la band inglese rimane pur sempre, per qualità tecniche (la traccia strumentale “Hundred Wrathful Deities” ne è una prova) e per quello che potrebbe fare in futuro, una delle più interessanti realtà in ambito thrash metal. Diamogli un’altra occasione.

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