mercoledì 11 novembre 2009

THE CAMP HOURS - Wise As A Tree

Vacation House - 2009
Prog Rock (insulso)
Da 1 a 10: Lasciamo perdere (3)

Articolo di: cece

Gli italianissimi The Camp Hours nascono nel 2007 dalla mente del musicista-poeta-tuttofare Carlo di Buono. Parto subito in maniera schietta e decisa nel recensire il loro disco “Wise As A Tree” che, non so per quale losco motivo, ha suscitato l’interesse della Vacation House Records debuttando così nel 2009 con quella che si può tranquillamente definire la peggiore uscita dell’anno per l’etichetta di casa nostra.

Il trio, sulla carta, dovrebbe proporre un indie-rock di matrice americana anni 70-80 ma, quello che ne esce, è un orribile miscuglio di progressive-rock, indie e atmosfere sixties con un tocco di epic-rock per guastare ancora di più una pietanza già sufficientemente indigesta.
Allievi di inavvicinabili mastri quali Pink Floyd, Pavement, Pixies e diciamo pure Beatles, i The Camp Hours, non me ne vogliano, svolgono il ruolo dell’alunno che s’impegna ma non ottiene nessun risultato neppure dopo tanto tempo speso nello studio, per questo da una parte mi dispiace bocciarli senza indugio ma, tenendo conto anche della terrificante pronuncia di una specie sconosciuta di lingua inglese, mi vedo costretto a sfoderare la penna rossa ed il voto sarà ben difficile da recuperare… Per concludere, dato che non indosso affatto le vesti di un maestro, lascio che sia qualche estimatore del suono prog-rock a valutare i The Camp Hours ed il suddetto album “Wise As A Tree” e chissà, magari se la cavano con qualche debito formativo.


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