mercoledì 4 novembre 2009

KISS – Sonic Boom



Roadrunner - 2009
Painted hard rock
Da 1 a 10: The circus is back in town (7)
Articolo di: Michele Marinel

You want the best, you got the Kiss!
Chi nota una nota polemica in questo inizio di recensione non ha tutti i torti. Capiamoci subito: Sonic Boom è un bel disco, niente da dire, e i fan dei Kiss lo ameranno, ma tutto l'incenso che gli è stato buttato addosso è stata un'esagerazione.
Ok, Psycho Cyrcus non era stata quella perla che ci si poteva aspettare e undici anni di attesa avevano fatto salire a tal punto il desiderio dei sostenitori della band che al momento dell'annuncio dell'uscita di questo nuovo album credo ci sia stato un episodio più unico che raro di eiaculazione precoce collettiva.

Sorvolando sul fatto che per il sottoscritto i Kiss, quelli veri, quelli che hanno il diritto di portare i costumi, sono e resteranno sempre e solo quelli con Peter Criss ed Ace Frehley, la nuova edizione della Simmons & Stanley spa rispolvera sfacciatamente lo stile classico dei Kiss, quello degli anni '70, con un sound più moderno però che ricorda la decade successiva, ma ovviamente attualizzato al tempo presente.
Risultato? Un bel disco di hard rock scritto e suonato con classe. Inappuntabile la performance di ogni musicista, con un Tommy Thayer che fa la sua porca figura e un Eric Singer che supporta ottimamente le composizioni dei due grandi vecchi.
Gene Simmons e Paul Stanley scrivono ancora pezzi dal gran tiro, puro rock'n'roll che si vena di cupo blues nelle parti più rallentate, ma davvero trascinante negli up tempos.
Terminati i complimenti però bisogna anche ammettere che i Kiss tutte queste cose le hanno già fatte trent'anni fa e meglio di così. Bisogna ammettere che qua e là si ha un inquietante senso di deja-vù per autocitazione o citazione altrui (Poison, Aerosmith...). Sarà che gli standar rock'n'roll dopo un po' si tendono a ripetere, ma l'effetto collaterale è anche questo.
Ribadissco: Sonic Boom è un buon disco, da ascoltare e da cantare anche sotto la doccia o mentre si è intrappolati nel traffico, ma è lungi dall'essere un capolavoro.

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