mercoledì 18 novembre 2009


EISBRECHER – Antikörper
AFM – 2009
Electro-industrial (Pompatissimo!)

Da 1 a 10: I crucchi colpiscono nel segno e affondano! (8,5)
Andrea “Psalm 69” Valeri

Probabilmente ci troviamo di fronte ad una delle rivelazioni degli ultimi tempi.
Un gruppo che giustifica appieno la necessità di ascoltare la musica al massimo volume possibile.
Già dal precedente “Sünde”, Eisbrecher era diventato sinonimo di adrenalinica violenza bruta ben coniugata ad un alto tasso di elettronico testosterone teutonico.
E’un gusto tutto germanico quello di usare voci baritonali, distorte, su dure basi che volteggiano tra il marziale e l’ebm più potente. Senza stare a scomodare i Rammstein, qui riusciamo ad intravedere un massiccio uso di synth a supporto di un lavoro chitarristico teso ed efficace, proiettato verso robuste strutture percussive.
Da “Adrenalin” alla title track, passando per la stupenda ballata “Ohne Dich” e la cazzuta “Phosphor”, non si ha un attimo di respiro e l’album rivela tutto il suo valore senza evidenti cadute di stile.
Sconosciuti ai più, meriterebbero di avere più spazio tra i cultori di certo industrial metal speziato da un alto tasso d’elettronica.

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