domenica 11 ottobre 2009

VALKYRJA - The Invocation Of Demise


Metal Blade Records - 2009
Black Metal (di quello svedese)
Da 1 a 10: Piacevole ma senza scosse (7)
Articolo di: Simone "M1" Landi

Non tutte le ristampe vengono per nuocere verrebbe da dire dopo aver ascoltato "The Invocation Of Demise", opera prima dei Valkyrja uscita originariamente nel 2007 ed oggi ristampata dalla Metal Blade, operazione che certamente offre una vetrina importante ad un album passato quasi inosservato, ingiustamente.

Evitando i facili entusiasmi non si ha per le mani un lavoro rivoluzionario o qualitativamente eccezionale, bensì un prodotto onesto di black metal di stampo svedese a cavallo fra furia primigenia e malsana melodia, avendo bene in mente i riferimenti cui ispirarsi: Watain, Dark Funeral, Setherial e Naglfar.
Dopo l'intro "Origin Reversed!" deflagrano l'accoppiata "As Everything Rupture" / "Plague Death" dirette e spietate pur mantenendo l'impronta melodica tipica della nazione scandinava ed una certa dinamicità data da cambi di tempo, accelerazioni, rallentamenti e stacchi; "The Vigil" invece è più cadenzata e calca la mano su di un flavour malinconico e più posato. A centro tracklist troviamo poi le brevissime "Twilight Revelation" e "On Stillborn Wings" che sembrano intermezzi mentre possiedono la forma-canzone ed introducono il terzetto finale di composizioni.
Abbiamo a che fare quindi con una buona riproposizione di tutti gli stilemi tipici di una nazione e di un certo modo di fare black metal, niente per cui fare enormi salti di gioia ma un disco di cui godere se si è amanti del genere. In caso contrario consiglio sempre la vecchia guardia per i novizi.

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