venerdì 30 ottobre 2009

SLAYER – World Painted Blood



Sony - 2009
Thrash metal (a manetta!)
Da 1 a 10: SLAYEEEEER! (666)
Articolo di: Michele Marinel

O Slayer o morte!Posto questo paletto nelle vostre vite o, in alternativa, nel vostro sterno, parliamo del nuovo album del quartetto losangelino. L'undicesimo lavoro in studio di Tom Araya e soci è, come al solito, una mazzata che non ammette repliche, nonostante tutto quello che possiate aver letto su riviste di settore o in rete, non aspettatevi un nuovo “Reign In Blood”.

Come sempre accade un album degli Slayer è una spanna al di sopra della media dei dischi thrash metal che potete trovare in circolazione e “World Painted Blood” non fa certo differenza. Undici brani dal bel tiro, con uno stile scarno ed asciutto, a tratti dal piglio hardcore punk nella loro essenzialità, ma capaci ancora di fomentare un pogo selvaggio (anche se siete da soli). “World Painted Blood” riecheggia qua e là i tempi d'oro della band, strizza l'occhio in qualche punto anche a “Divine Intervention”, dimenticandosi delle virate più moderne di “Diabolus In Musica” (album troppo sottovalutato) e “God Hates Us All” (album invece anche troppo sopravvalutato) facendo il paio con il precedente lavoro. Gli Slayer oggi richiamano se stessi, autocitandosi in qualche caso, peccando di originalità certo, ma restando caparbiamente coerenti con uno stile forgiato negli anni e capaci ancora di sfoderare alcune chicche come la sulfurea “Beauty Through Order”, che rimanda agli storici mid tempo della band, o la deflagrante “Psychopathy Red” che testimonia ancora una volta la capacità di Jeff Hanneman di tirare fuori riff affilati come rasoi quando ci si mette. Anche Mr. Kerry King da un apporto di valore all'album con due pezzi molto carichi come “Public Display Of Dismemberment” e la conclusiva “Not Of Ths God” e anche grazie ai suoi assoli come sempre assolutamente schizofrenici.Rimane escluso dai credits dei brani il buon Dave Lombardo, che da comunque un'egregia prova di se dietro le pelli, pur sapendo di poter fare molto di più se solo gli fosse concesso il dovuto spazio.In globale un album che nulla aggiunge e nulla toglie alla carriera degli Slayer, ma nonostante questo, lo ribadisco, un disco che stacca ampiamente tutta la concorrenza.

1 commento:

  1. Cazzo Michele non si capisce che sono la tua band preferita nooooo :))))!

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